Com’è possibile che con un mercato delle criptovalute in drastico calo, un volume degli scambi NFT ai minimi storici (breve ma intensa storia) e i prezzi dei token al ribasso perpetuo, i grandi colossi dei liquori di lusso insistano imperterriti a investire in questo settore? Poche settimane fa, ad esempio, Dewar’s, Hennessy e Orientalist Spirits hanno scelto anche loro di lanciare la loro nuova linea di NFT, unendosi così ad altri marchi di settore come Karuizawa, Johnnie Walker e Patrón e molti altri. Il tutto in un periodo di così forte e palese stagnazione del mercato.
Ma qual è il motivo reale di tutto ciò? Ce lo spiega in una recente intervista Layal Baaklini, amministratore delegato globale per l’innovazione del Gruppo Bacardi: “Gli NFT sono diventati un modo per costruire forti comunità intorno ai marchi, attraverso esperienze che includono l’accesso a liquori rari, rendendo così questo canale interessante per connettersi con il proprio pubblico di riferimento”.
Non si tratta quindi, solo in piccola parte perlomeno, di vendere gli NFT in sé: si tratta di sviluppare parallelamente e incidentalmente delle vere e proprie comunità di utenti, di promuovere la fiducia e di espandere la portata di un messaggio di marketing. In ogni caso, a dispetto delle attuali fluttuazioni, i progetti di NFT e metaverso si prevede che sfioreranno il valore di 50 miliardi di dollari entro il 2030 per l’industria del lusso.
![Tecnologia, fonte Saman Taheri @unsplash, WiDeSpirit](https://www.widespirit.it/wp-content/uploads/2022/12/Tecnologia-fonte-Saman-Taheri-@unsplash-WiDeSpirit-1024x901.jpg)
Per concludere, un ultima citazione esemplificativa del mood, presa in prestito da Joao Matos (direttore global marketing di Johnnie Walker): “Se ci sono nuovi ed entusiasmanti modi di coinvolgere le persone in modo digitale, allora vogliamo essere presenti: sperimentare il whisky a casa in modo divertente e coinvolgente o consentire alle persone di visitare i nostri spazi online.”.