Il mercato del lavoro nel settore vitivinicolo è caratterizzato da una notevole dinamicità e flessibilità, con frequenti spostamenti tra aziende. Tuttavia, rimane un ambiente relativamente chiuso, dove le aziende preferiscono assumere professionisti con esperienza pregressa nel settore, rendendo difficile l’ingresso per nuovi candidati.
Questo è il quadro delineato da un’indagine condotta da WineJob e Game2Value, che ha coinvolto 523 partecipanti, di cui il 78% già attivo nel settore e il 22% aspirante ad entrarvi: “Le categorie professionali rappresentate includono manager (45%), impiegati (35%), consulenti (11%), operai (4%) e disoccupati (5%). La maggioranza degli intervistati è composta da uomini (58%), mentre le donne rappresentano il 41%. L’indagine ha rivelato che l’offerta di professionisti è inferiore alla domanda, permettendo ai lavoratori di scegliere le opportunità migliori. Tuttavia, il settore è chiuso nei confronti di chi non ha esperienza, poiché le aziende preferiscono candidati immediatamente operativi, il che può limitare l’innovazione e aumentare i costi salariali”.
Andrea Pecchioni, fondatore di WineJob, ha osservato che negli ultimi 24 mesi il 74,68% degli intervistati ha ricevuto offerte di lavoro, con il 38,19% che ha effettivamente cambiato impiego. Le principali attrattive per i professionisti sono il ruolo proposto e la retribuzione, mentre la fidelizzazione è influenzata dalla serenità dell’ambiente di lavoro e dall’etica dei manager. Per attrarre e trattenere talenti, le aziende devono offrire ruoli con autonomia, opportunità di crescita e stipendi competitivi. Inoltre, l’implementazione di orari flessibili o opzioni di smart working è cruciale per attrarre i dipendenti più giovani.