L’enoturismo, o enoturism, è una branchia sempre più vitale negli spostamenti ludici dei singoli, sia sul territorio nazionale che internazionale. Spesso, parlando per l’appunto di vino ed enologia, bisogna lasciarsi alle spalle le forme e gli stilemi della metropoli o della città, per addentrarsi in quell’immaginario collettivo che definiamo campagna.
Difficilmente, altrimenti, andremmo incontro a un autentico enoturismo. Per accogliere al meglio un così crescente interesse per queste zone e questi argomenti in passato passati in sordina, accorre in soccorso l’arte, il design e soprattutto l’architettura. I nuovi poli, i nuovi centri di questo turismo consapevole verso la campagna, devono infatti saper coniugare con maestria l’ambiente circostante, valorizzarne la storia, senza rischiare abbruttimenti. Il caso emblematico di questa settimana ci è offerto dal villaggio di Kurdějov, nella Repubblica Ceca meridionale (Morovia). Un itinerario che di storia ne ha da vendere, con la sua tradizione vinicola millenaria.
![Fonte foto www.gurdauvinarstvi.cz, Design WideSpirit](https://www.widespirit.it/wp-content/uploads/2023/07/Fonte-foto-www.gurdauvinarstvi.cz-Design-WideSpirit-1024x674.jpg)
Qui, nel 2012, viene fondata l’azienda Gurdau, la quale, in collaborazione con lo studio architettonico Aleš Fiala, ha dato vita a una realtà unica. Una struttura che si fonde senza sforzo con il terreno e il verde naturale che l’abbracciano, ricolma d’innesti organici che, con le loro curve sinuose, richiamano poeticamente e in maniera non invadente le colline circostanti. Viene così descritta dai medesimi costruttori: “La presenza sottile ma d’impatto della silhouette evidenzia l’attenta riflessione che ha portato a stabilire una sinergia tra l’edificio, la cultura e il terreno naturale. Il tetto curvo è rivestito da un’ampia vegetazione, mentre l’area circostante l’edificio ospita 150 arbusti e alberi maturi che spesso crescono attraverso il tetto perforato”.