Pernod Ricard, uno dei principali produttori di vino al mondo, ha compiuto un passo significativo verso la modernizzazione delle operazioni di vigneto, integrando una flotta di robot nei suoi vigneti in Nuova Zelanda. In collaborazione con la società tecnologica Smart Machine, questa iniziativa punta a migliorare l’efficienza e affrontare sfide come la carenza di manodopera.
“I robot – hanno spiegato gli sviluppatori – denominati Oxin AVT, rappresentano l’innovazione dell’intelligenza artificiale in agricoltura. Progettati per compiti intensivi come il monitoraggio, la falciatura, la pacciamatura e la rimozione delle foglie, sono equipaggiati con telecamere a infrarossi e RGB, sensori LiDAR e radar, garantendo navigazione sicura ed efficiente nei vigneti. Questi robot seguono percorsi predefiniti e mantengono zone di sicurezza, dimostrando un alto livello di autonomia e precisione grazie alla loro capacità decisionale in tempo reale”. Fondata nel 2018 a Blenheim Smart Machine è leader nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’industria agricola. L’Oxin AVT non solo riduce la necessità di lavoro manuale, ma migliora la precisione delle pratiche di gestione dei vigneti.
L’adozione di questa tecnologia da parte di Pernod Ricard risponde alle sfide dell’industria vinicola, specialmente quelle acuite dalla pandemia globale, promettendo un incremento dell’efficienza operativa e un approccio sostenibile alla gestione dei vigneti. “L’integrazione della robotica – hanno poi aggiunto – rappresenta una trasformazione per la viticoltura, incoraggiando altri produttori a esplorare tecnologie simili. Questo spostamento verso l’automazione e la tecnologia intelligente non solo risolve sfide operative immediate, ma si allinea con le tendenze di sostenibilità e innovazione agricola. I robot agricoli permettono pratiche più precise, migliorando potenzialmente la qualità dell’uva e del vino, e possono operare in condizioni difficili, offrendo un vantaggio significativo per la produttività dei vigneti”.