“Quando penso a un vino carbonico, penso a un vino succoso, divertente e generoso. La nostra produzione, ad esempio, è proprio una tipologia di carbonico, la quintessenza del rosso estivo”. A parlare è un’imprenditrice enologica americana, molto attiva sul versante dei cosiddetti rossi a macerazione carbonica, ovvero la bevanda ideale nella scelta del vino adatto a queste torride estati.
Si tratta di bottiglie ideali per le giornate calde che ci stanno accompagnando in queste settimane, perfetti per accompagnare un hamburger o una qualsiasi grigliata. Il segreto di questi rossi freschi e succosi risiede proprio nella tecnica di vinificazione chiamata macerazione carbonica, popolare soprattutto nella regione francese del Beaujolais per produrre il Beaujolais Nouveau. Ma di cosa si tratta, nel dettaglio? Stiamo parlando di una speciale tecnica in grado di sviluppare vini rossi leggeri e fruttati contenenti pochi tannini.
Ciò si ottiene con un processo di vinificazione delicato per evitare un’eccessiva estrazione dalle bucce dell’uva. “Durante la macerazione carbonica – continua a spiegare la produttrice dell’americana Sonoma Valley, dove la tecnica è molto popolare – le uve intere o i grappoli vengono messi in un serbatoio ermetico e viene pompata anidride carbonica. Le uve iniziano a fermentare sotto pressione fino a quando si aprono e la fermentazione si completa. Alcuni viticoltori possono aggiungere un “pied de cuve“, una coltura di uva pigiata che favorisce il successo della fermentazione. Nella macerazione semi-carbonica, invece, l’uva intera o i grappoli sono posti in una vasca, dove il peso del frutto schiaccia gli acini sul fondo”.