Il mercato vinicolo a stelle e strisce, solitamente estremamente saldo e possente, ultimamente sembra mostrare una tendenza al ribasso, con una diminuzione delle vendite di oltre il 5% negli ultimi sei mesi. “Le sette principali grandi aziende vinicole statunitensi sono quelle da cui provengono le perdite di volume. – hanno spiegato gli esperti – Il resto dell’industria è, in realtà, piuttosto stabile.
I dati sembrano quindi suggerire l’esistenza di due veri e propri mercati diversi”. Ma quali sono, nella fattispecie, questi 7 grossi brand in caduta libera? Si tratta delle aziende E. & J. Gallo Winery, The Wine Group, Constellation, Trinchero, Delicato, Treasury Wine Estates e Bronco. Nel corso degli anni il loro dominio sul mercato sembra essere diminuito, in parte perché le aziende stanno cercando di spostarsi verso vini di fascia alta anziché vini a basso costo.
Il mercato sta affrontando grandi sfide, come quella del “destocking”, ovvero la riduzione delle scorte dopo un periodo di acquisti intensi (come durante la pandemia). Questo fenomeno ha influenzato anche altre categorie di alcolici come il cognac e la tequila. I cocktail pronti da bere, inoltre, stanno guadagnando popolarità: ma non è chiaro se manterranno il loro successo nel lungo periodo. “Un altro fattore di preoccupazione – proseguono gli analisti – è l’opinione crescente tra i giovani e gli adulti che il consumo moderato di alcol possa essere dannoso per la salute. Per affrontare questa sfida, l’industria deve riuscire a comunicare i benefici e i piaceri di un consumo alcolico morigerato e cosciente, anche se le restrizioni sulla pubblicità dell’alcol rimangono in vigore”.