“L’APA evidenzia i problemi ambientali delle bottiglie di vetro tradizionali, promuovendo soluzioni di imballaggio più sostenibili che possono ridurre significativamente l’impatto ambientale. La strategia dell’APA si articola in quattro punti: educazione, elevazione, promozione e sfida delle percezioni.
Si concentra sull’informare e sensibilizzare il settore e i consumatori sulle alternative sostenibili”. Allison Luvera, membro fondatore e cofondatrice di Juliet, sottolinea l’impennata nella domanda di vini di alta gamma in confezioni ecologiche, guidata da consumatori moderni che considerano l’ambiente. Ma cos’è quest’APA? Si tratta dell’Associazione per il Packaging Alternativo (APA) che ha come obiettivo principale la riduzione della dipendenza dalle bottiglie di vetro monouso nell’industria vinicola, che contribuiscono significativamente all’impronta di carbonio del settore. I membri fondatori includono Juliet Wine, Communal Brands, Really Good Boxed Wine, Giovese Family Wines, Nomadica, Ami Ami e Tablas Creek, che vedono nelle alternative di imballaggio una chiave per la sostenibilità globale nel settore del vino.
“Gli sforzi iniziali dell’APA – hanno spiegato alcuni membri del progetto – si concentrano sulla sensibilizzazione e l’adozione di imballaggi alternativi attraverso collaborazioni con il settore, promozioni congiunte per la vendita al dettaglio ed eventi di degustazione. L’alleanza intende anche fornire risorse educative pubbliche sull’impatto ambientale delle bottiglie di vetro e sui vantaggi delle alternative di imballaggio”. Il lancio dell’APA riflette un crescente movimento verso pratiche più sostenibili nell’industria vinicola, puntando a ridurre l’impronta ambientale e ad incontrare le esigenze dei consumatori attenti all’ambiente.